LA ZITA DI TURRE (di Torrepaduli)
* Torrepaduli è l’unica frazione di Ruffano in provincia di Lecce.
Due fidanzati volevano sposarsi nella chiesa Madre di Torrepaduli, così prima del loro matrimonio organizzarono ogni cosa per bene affinché tutto andasse per il meglio.
La sposa il giorno delle nozze era felice e raggiante: aveva indossato un abito bellissimo; come del resto anche lo sposo.
Lui arrivò per primo in chiesa con i suoi familiari e con i suoi amici e dopo qualche minuto arrivò anche la sposa. Tutto sembrava perfetto. Ma ben presto si trovarono di fronte ad un grande problema. Lei non riusciva ad entrare in chiesa perché era troppo alta. (Proprio come successe alla “zita di Pulsano” Link!)
La soluzione arrivò dai parenti dello sposo che gli consigliarono di risolvere il problema tagliando la testa alla sposa, in modo che potesse entrare in chiesa. E lui così fece.
Da questo storia surreale, tramandata da padre in figlio, deriva l’espressione ripetuta tutte le volte che un problema appare irrisolvibile.
“Comu facimu?”
“Comu fìcera a Tùrre… ca ne taiàra a càpu alla zìta!”