
Su YouTube sono da poco uscite le prime puntate di #Nicopò: una serie animata per bambini che ha l’obiettivo di sensibilizzare in modo semplice e divertente su tematiche complesse, come la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.
Bene, questo piccolo gioiellino è stato realizzato dalla società di produzione cinematografica “Nasse Animation Studio” creata a Taranto da Nicola Sammarco.
Meh, abbiamo chiesto a Nicola di raccontarci la sua incredibile storia che ha portato fino a questo progetto.
Caro Inchiostro di Puglia,
Mi chiamo Nicola Sammarco, sono nato dove il mare si chiama piccolo e grande, perché nella vita bisogna sempre imparare a distinguere le grandi e le piccole cose.
La mia è stata una piccola idea, divenuta un grande sogno, articolato in una moltitudine di piccoli traguardi che ho raggiunto in giro per il mondo e che, come nelle classiche narrazioni a lieto fine, mi hanno riportato a casa, mi hanno riportato a Taranto.
Sono nato il 3 maggio del 1992. Mia madre dice sempre che il vento di tramontana quel giorno era funesto, forse è per questo che, da 32 anni, ho una tempesta che vortica nella mia testa.
Tutto nasce da qui: la città vecchia di Taranto, le palazzine popolari di via Garibaldi a ridosso del mar piccolo, dentro quel fantastico micro mondo che da sempre ha alimentato la mia creatività.
Come tutti i grandi sogni, il mio era veramente molto ambizioso, volevo lavorare per la Walt Disney. Non per i parchi a tema, ma per chi crea i fumetti, i cartoni animati, i prodotti di intrattenimento che tutto il mondo attende con ansia.
Volevo andare in America, in California, volevo lavorare per grandi studios e vedere il mondo.
Ma a 18 anni, senza lavoro e senza una forte economia familiare, mio padre non lavorava quasi più per la cecità, dovevo fare i conti con l’amara realtà della mia condizione.
È stata mia madre a tracciare una nuova via per questo sogno, lei che nonostante la difficile condizione economica in cui versava aveva risparmiato circa 2500€, per aiutarmi a studiare dopo il liceo.
Riuscii ad iscrivermi alle Nemo di Firenze, un’accademia privata di cinema d’animazione che mi permise di respirare finalmente il mondo dell’animazione. Ma solo per un anno e mezzo, quando fui costretto a tornare a Taranto per mancanza di fondi.
Ma il sogno era più importante dei limiti che la vita voleva impormi, così dopo mesi di duro lavoro in autonomia, riuscii a contattare la Disney e inviare dei miei lavori.
Mi diedero una possibilità, che alla fine ha portato i suoi frutti. Iniziai a lavorare come disegnatore Disney!
Nel 2014 andai in California per alcuni meeting per un progetto con loro e fu lì che compresi realmente che, il mio sogno era limitato, il cinema hollywoodiano era ciò che volevo.
Dopo alcuni colloqui ebbi la possibilità di mostrare i miei lavori ad alcuni recruiter di Universal Studios, fu allora che mi si aprirono le porte del primo film d’animazione, a Parigi.
Finalmente riuscivo a concretizzare alcune delle mie idee professionali, toccando con mano la potenza di quelle società.
In seguito andai a Madrid, poi in Inghilterra. Sono stati anni di cambiamenti e di progetti diversi, in giro per il mondo, che, poco prima della pandemia, mi hanno riportato nuovamente a Taranto.
Sono tornato con una valigia piena di esperienza, anche perché negli anni ho lavorato alla realizzazione di diversi film come: “Il grinch”, “Klaus”, “Alla ricerca di Dory”, “The Inventor”, “Sneaks” e tanti altri.
Il sogno mi aveva riportato a casa, perché la nuova visione che avevo era lì (qui), in Puglia, la mia nuova California.
Quando tutti mi dissero che non avrei trovato nulla nella nostra terra, il vento di tramontana, delle idee tempestose, mi aiutò a trovare i primi finanziatori, poi una serie di persone chiave che oggi permettono a Nasse Animation Studio, la mia società di produzione cinematografica, di produrre Nicopò.
La prima serie green al mondo, qui a casa mia, dove non si poteva fare, dove ora gente da ogni parte del globo vuole prendere parte ai nostri progetti con sede a Taranto.
Ciò che ho imparato dopo tutte queste avventure è che i sogni sono variabili, la vita ci pone dei limiti che sembrano insormontabili, siamo noi però a creare nuove vie che ci permettono di realizzarci.
Anche quando tutto e tutti si oppongono alla visione, perché niente ha più valore delle nostre idee, della esperienze che esse generano e delle persone che credono e alimentano il vento della passione.
Un abbraccio, Nicola.
*Una foto in cui sono con me le mie collaboratrici: Chiara, Nunzia e Angela. È grazie a loro (e a tutti i collaboratori/trici sparsi nel mondo) se Nicopò esiste.

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