Maira – La mia Medaglia d’Oro

Maira Di Vagno da Conversano con amore. Anni di studio, lavoro e sacrifici per realizzare il suo sogno: quello di diventare una fisioterapista. La fisioterapista della nazionale femminile di pallavolo (medaglia d’oro alle ultime olimpiadi).

Abbiamo scoperto la sua storia a “Priscio”, il podcast di Ruben Orlandi. Così abbiamo chiesto a Maira di raccontarcela pure a noi 

🙂

Caro Inchiostro di Puglia,
mi chiamo Maira, vivo a Conversano e mi sento una ragazza tanto fortunata.

Mi sono presa tutto il tempo necessario per metabolizzare gli eventi che sono accaduti ultimamente nella mia vita. E’ come se sviscerandoli, io potessi respirare e rivivere la pienezza di quello che è stato l’estate scorsa. Unico ed indimenticabile.

In particolare, mi riferisco a domenica 11 agosto 2024 quando la nazionale di pallavolo femminile guidata da Julio Velasco ha chiuso per 3-0 l’ultima partita che ha portato la squadra a vincere l’oro per la prima volta nella storia della pallavolo alle Olimpiadi.

Un sacco di persone quella domenica a pranzo erano sintonizzate sulla Rai, in tanti erano attaccati al televisore, anche chi di pallavolo non se ne intende un granché.

È stato bello vedere come un gruppo di ragazze determinate e instancabili, siano riusciti a coinvolgere, travolgere, appassionare tante persone.

La cosa bella, caro Inchiostro di Puglia, è che mentre la Rai trasmetteva l’emozione incontenibile scoppiata nel palazzetto, inquadrava gli abbracci e le lacrime della squadra, i miei amici più cari mi mandavano video sul telefono di spezzoni di riprese che inquadravano anche me : “iih ma la si vist a ‘chedd??”

Ero proprio lì, da fisioterapista, minuscola, felice, con gli occhi pieni di lacrime che saltava e gioiva insieme a tutto lo staff e alle ragazze.

Sin da bambina il mio zainetto è sempre stato pieno di sogni e, nonostante il peso specifico di ogni grande sogno, (come quello di voler partecipare da grande alle Olimpiadi) ci ho creduto sempre in modo smisurato.

Un giorno di tanti anni fa mi sono promessa: “Nel 2024 andrò a Parigi!”.

Una ?presa di posizione’ impensabile, dato che quando lo avevo immaginato non ero nemmeno iscritta in università.

Grazie all’amore smisurato nei confronti del mio lavoro, tanta tanta passione per la pallavolo e un pizzico di fortuna l’universo ha materializzato il mio sogno.

E oggi, si chiude un anno indimenticabile con una riconoscenza profonda verso tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del mio sogno più grande: il Presidente Manfredi, Velasco, lo staff tecnico, quello sanitario e tutte le persone che hanno fatto il tifo per me.

Sono stata sommersa da una gentilezza d’animo e da tanta positività, aspetti che mi hanno davvero emozionato e scaldato il cuore.

Con questo piccolo racconto, voglio salutare un anno pieno di significato sotto ogni aspetto, personale e lavorativo.
Per questo nuovo inizio invece, vorrei poter incoraggiare ognuno dei lettori a coltivare i propri sogni, ad alimentare sempre la speranza perché di qualunque carattere possa essere fatto un sogno, etica, dedizione e sacrificio vi condurranno sulla vostra strada migliore.

Vi auguro di poter essere fieri e di fare il tifo non solo per voi stessi, ma anche per chi vi sta accanto, perché è vero che ognuno di noi è impegnato a percorrere la propria strada, ma ogni carezza morale, parola, sostegno o conforto, migliorerà reciprocamente i vostri giorni e il raggiungimento di un traguardo renderà vincitore ognuno di voi.

Buon 2025 a tutti!

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