Angelo Petrosino è da oltre 30 anni uno dei più conosciuti e stimati scrittori per l’infanzia italiani. Premio Andersen ’93. I suoi racconti sono colonne portanti dei libri di testo della scuola primaria.
Da poco ha anche pubblicato per Enaudi “Bambini si diventa” un racconto per i più piccoli ambientato a Castellaneta (TA), paese in cui Angelo è nato e cresciuto prima di emigrare in Francia all’età di 10 anni.
Abbiamo contattato il “Maestro” per farci raccontare il fatto…
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-Dove sei nato?
-A Castellaneta.
-Dove si trova?
-In Puglia, in provincia di Taranto.
Caro Inchiostro di Puglia, questa è quasi invariabilmente la domanda che mi fanno i bambini quando li incontro nelle scuole, nelle librerie, nelle biblioteche, in Italia, all’estero.
Ma io a Castellaneta non sono soltanto nato. In questa cittadina, che negli anni ‘50 del secolo scorso chiamavamo affettuosamente “il paese”, ho vissuto i primi dieci anni della mia vita, vale a dire l’intera infanzia.
Ogni infanzia è un’epopea, nel bene e nel male, ti segna per sempre e condiziona in buona parte il tuo futuro. Quell’infanzia, vissuta tra povertà e disagi, sacrifici e rinunce, gesti di coraggio e voglia di vivere, l’ho raccontata nel mio ultimo libro.
Sono ricordi di un tempo perduto che parlano ai bambini d’oggi e li incoraggiano ad affrontare i momenti difficili attingendo alle risorse che l’infanzia possiede.
A dieci anni il distacco dalle strade conosciute, dai quartieri familiari, dai compagni di scuola, dagli amici occasionali, dalle tradizioni che coloravano i giorni e punteggiavano le stagioni.
Il momento dell’emigrazione, la partenza per lidi sconosciuti.
Approdai dapprima nel Midi della Francia, infine a Parigi dove, pur diventando cittadino del mondo, non smisi di essere accompagnato dalle memorie del paese dov’ero nato e dove mi ero precocemente addestrato a vivere.
Dopo qualche anno, il ritorno in Italia, il riapprendimento della lingua italiana quasi come una seconda lingua, la residenza definitiva in Piemonte e, a poco più di vent’anni, l’inizio dell’insegnamento in una scuola elementare alla periferia nord di Torino.
Erano i primi anni Settanta, quando tanti padri lasciavano il Sud per diventare operai Fiat, avendo fatto tutt’altro fino allora nella loro vita.
Io accoglievo nelle mie classi i loro figli smarriti e li aiutavo a riorientare la loro vita come avevo fatto io con la mia quando ero emigrato.
Quasi subito cominciai a interessarmi di letteratura per l’infanzia e per tutti gli anni Ottanta scrissi articoli e saggi sulle maggiori riviste che si occupavano di lettura e di pedagogia.
Infine, nel 1989, esce il mio primo libro per ragazzi.
Fu l’inizio di una entusiasmante avventura che prosegue tutt’ora. Ho scritto decine di libri, ho viaggiato in Italia e in mezza Europa per presentarli ai miei lettori, ho incontrato tanti esemplari di umanità che mi hanno permesso di dare alle mie storie il sapore della verità e dell’autenticità.
E a proposito di incontri, come dimenticare quello che ebbi a Castellaneta più di venti anni fa, quando tornai nella mia scuola ed entrai quasi con pudore nella mia aula?
E che dire della sorpresa che mi fu riservata, quando una sera incontrai i miei compagni di classe, adesso uomini che avevano seguito ciascuno la sua strada, e che mi inondarono con una sequela di ricordi che riportarono alla mia mente anni indimenticabili?
I ricordi sono belli quando non ci paralizzano, ma ci danno forza per guardare oltre nutrendoci tuttavia delle nostre radici.
È per questo che ho scritto “Bambini si diventa”, il ritratto di una Castellaneta dove i bambini nascevano adulti per le responsabilità che si assumevano da piccoli, ma avevano la forza per riguadagnare i diritti della loro infanzia giocando, stringendo amicizie, sostenendosi a vicenda.
Un caro saluto a tutti.
Angelo Petrosino
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Angelo Petrosino su Wikipedia
Il libro “BAMBINI SI DIVENTA” invece lo trovate qui